LA TECNICA NELLA CORSA

21.02.2021


Dedicherò, più avanti, un articolo dove parleremo di postura, toccando aspetti tecnici e fisici che ci faranno comprendere quale sarebbe la reale tecnica da adottare nella corsa.

E per corsa intendo a qualsiasi livello, perchè ci si può far male in qualsiasi circostanza di allenamento se non si adottano dei semplici ma fondamentali accorgimenti!!

Un appoggio scorretto si ripercuote non solo sul piede, ma anche sul ginocchio e sulla colonna vertebrale, determinando delle tensioni che possono essere causa di dolori quali cefalea, sciatalgia, mal di schiena e dolore alle gambe, ed è per questo motivo che si dà grande importanza alla postura. 

Molti podisti che si dedicano alla corsa in maniera assidua sanno dell'importanza che riveste un buon assetto posturale durante allenamento, gare e non solo, ma molti di loro, pur dedicando molto tempo ed energie ad effettuare tutti i Test di Valutazione Funzionale esistenti in campo della metodologia dell'allenamento, dal test conconi, al test del lattato, al test di cooper, e quanti altri ancora, non si recano regolarmente da un Osteopata, o Ortopedico per valutare la propria postura...e il proprio appoggio. 

Purtroppo noto molto spesso persone che corrono e hanno in generale una postura errata e un appoggio non perfetto durante la corsa il che a lungo andare porta a delle problematiche muscolo/articolari non indifferenti.

I fattori determinanti la postura del soggetto, come i sistemi vestibolare e uditivo, visivo ed oculomotorio, stomatognatico, podalico e tutta la propriocezione del corpo, possono nel loro funzionamento creare dei disturbi più o meno manifesti che con lo studio della postura possono essere messi alla luce e quindi adeguatamente trattati e curati.

Come ben evidenziato nel campo Osteopatico tutto nel nostro organismo è collegato, un difetto nell'appoggio del piede con risentimento a determinati muscoli, articolazioni, tendini, può dipendere da diversi fattori che non sono direttamente correlati con i piedi, ma provengono e originano da altri settori e segmenti del nostro corpo. 

Pensiamo che un occlusione dentaria errata può procurare dei disturbi dell'appoggio, delle tensioni muscolari; una vertebra (quasi sempre L4/L5 - o L5/S1) spostata o un ernia può procurare infiammazione del nervo sciatico con dolore che origina dal gluteo, si dirama per tutta la gamba, fino ad arrivare al primo dito del piede. 

Un disturbo della vista può condurre il nostro corpo a perdere delle qualità inerenti all'equilibrio, alle capacità spazio-temporali fondamentali per noi podisti.

Quindi non è detto che il problema si trova sempre dove percepiamo il dolore, potrebbe essere (e quasi sempre lo è) che la zona del dolore è solo la parte terminale di un complesso processo infiammatorio del nostro corpo che origina da tutt'altra parte. 

Da queste dissertazioni capite l'importanza di effettuare una valutazione posturale a 360°.

Con questa valutazione accurata riesce a identificare tutti i nostri equilibri e i nostri squilibri muscolari, tendinei, articolari, organici, e a fare una diagnosi più accurata per poter intervenire su ogni aspetto della nostra persona, e quindi su ogni problema inerente alla nostra corsa.

Ribadisco che gli squilibri muscolari (un muscolo più sviluppato di un altro, esempio quadricipite e bicipiti femorali) possono portare il nostro corpo a subire delle modifiche nell'assetto di corsa, e al tempo stesso una postura scorretta, un appoggio errato può condurre la nostra muscolatura a svilupparsi diversamente e in maniera irregolare.

Quindi lo studio della postura e la sua ottimizzazione, può dare nella vita di un atleta, un aumento delle performance, ma anche una prevenzione degli infortuni, perché uno schema non fisiologico oltre che essere dispendioso non è confortevole. 

Durante la corsa le sollecitazioni maggiori vanno a proiettarsi sulle strutture dei piedi, sia in fase di carico che di spinta. 

Il piede è un capolavoro di biomeccanica, se si pensa che con le sue 26 ossa, 33 articolazioni, 114 legamenti, 20 muscoli e 250.000 ghiandole sudorifere presieda alla stabilizzazione della stazione eretta, alla propulsione ed al movimento, all'adattamento della marcia sul terreno e alla coordinazione della postura; ed è proprio quando vi sono alterazioni posturali che emergono disordini che potremo definire da sovraccarico.

Ecco perché un appoggio scorretto si ripercuote non solo sul piede, ma anche sul ginocchio e sulla colonna vertebrale, determinando delle tensioni che possono essere causa di dolori quali cefalea, sciatalgia, mal di schiena e dolore alle gambe, ed è per questo motivo che si dà grande importanza alla postura.

In conclusione si può affermare che una corretta e completa valutazione posturale è importante, sia per vivere in equilibrio con l'ambiente che ci circonda, ma anche e soprattutto per il podista che voglia ottimizzare le proprie performance o anche nei trattamenti riabilitativi successivi ad infortuni più o meno.

Il consiglio finale è quello di effettuare un'accurata analisi e valutazione posturale prima di iniziare qualsiasi programma di allenamento, soprattutto se l'obiettivo è quello di preparare una Maratona.

Buona corsa!!


#tuseiiltuosogno

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