LA MELATONINA

02.11.2021


Melatonina: perché assumerla a 60 anni


La melatonina è un ormone prodotto dall'organismo, dalla ghiandola pineale (una ghiandola endocrina situata nel cervello, denominata anche epifisi) che svolge un ruolo essenziale nella fisiologia del sonno e nella regolazione del ciclo sonno-veglia (chiamata da Cartesio "il terzo occhio" per la sua sensibilità alla luce, ad esempio nelle lucertole).

La produzione e il rilascio di questo ormone dipendono dalle condizioni di esposizione alla luce, con un aumento al buio, durante la notte, e una diminuzione nelle ore di luce, durante il giorno.

La produzione di melatonina diminuisce con l'aumentare dell'età e i ridotti livelli dell'ormone rilasciati durante la notte possono contribuire al problema dell'insonnia e del risveglio precoce, spesso osservati negli anziani. La produzione di melatonina ha un andamento stagionale, con periodi di produzione più brevi in estate e più prolungati in inverno. La presenza di una fonte di luce durante la notte può bloccare la produzione della melatonina e può causare disturbi del sonno.

La melatonina si trova in natura anche in alcuni alimenti quali banane, arance, ananas, olio extravergine di oliva e riso; può essere sintetizzata in laboratorio, in genere sotto forma di compresse per l'assunzione per bocca, o utilizzata come integratore alimentare.

La melatonina viene utilizzata soprattutto per:

  • disturbi del sonno e del ritmo circadiano, la melatonina può aiutare a migliorare questi disturbi sia negli adulti, sia nei bambini, per i quali però, è sempre necessario consultare il pediatra

  • difficoltà nel prendere sonno, può verificarsi un ritardo nell'addormentarsi che causa un risveglio tardivo.

  • insonnia, la melatonina potrebbe aiutare chi soffre di incapacità di addormentarsi e di rimanere addormentato (insonnia), migliorando la qualità del sonno, la durata ed il tempo necessario per prendere sonno

  • jet lag, la melatonina può migliorare i sintomi del jet lag (disturbi del sonno e dell'attenzione causati dalla variazione di fuso orario), come la difficoltà a mantenere vigile l'attenzione

  • disturbi del sonno dovuto ai turni di lavoro, alcune ricerche suggeriscono che la melatonina potrebbe migliorare la durata e la qualità del sonno durante il giorno nelle persone il cui lavoro richiede turni notturni

  • disturbi del sonno nei ciechi, può contribuire a ristabilire il ritmo circadiano in quei soggetti che, totalmente privi della vista, non hanno l'ausilio della luce per orientare l'orologio biologico

  • disturbi del ciclo sonno-veglia, nei bambini con disabilità

Come detto, con l'avanzare dell'età anagrafica la secrezione di melatonina, infatti, subisce un calo progressivo e superati i 60 anni può non essere sufficiente, tanto da contribuire alla comparsa di insonnia e risvegli precoci che a lungo andare possono compromettere la qualità della vita.

Ad aumentare con il passare degli anni, invece, è la sensibilità verso gli stimoli esterni che rischia di impedire un sonno ristoratore.


Come correre ai ripari?

Ad andare incontro a chi presenta disturbi del sonno e ha bisogno di riequilibrare i ritmi circadiani è proprio la melatonina assunta sotto forma di integratore!!

Ritmi circadiani: cosa sono

I ritmi circadiani sono responsabili dell'equilibrio tra i periodi di veglia e le ore di sonno che si alternano nell'arco di 24 ore. Durante questo lasso di tempo si ripetono diversi processi fisiologici, grazie soprattutto alla produzione di specifici ormoni da parte dell'organismo, come la melatonina. I ritmi circadiani sono regolati anche da fattori esterni, come la luce e la temperatura, ma a incidere sono anche l'attività fisicae l'orario dei pasti.

Se da un lato esporsi alla luce solare favorisce un maggiore equilibrio, dall'altro lato a conciliare o meno un riposo ottimale sono anche gli orari della cena, che dovrebbe essere consumata almeno tre ore prima di andare a dormire in modo da completare la digestione.

Sebbene lo stimolo ad addormentarsi abbia tempistiche diverse nei singoli individui, mediamente è più elevato nelle ore notturne fino almeno alle quattro della mattina. Un lieve rialzo si verifica anche tra le due e le tre del pomeriggio, responsabile della sonnolenza successiva al pasto principale.

Perchè e come assumere melatonina

La melatonina aiuta notevolmente a regolare i ritmi circadiani e ristabilire il fisiologico alternarsi di sonno-veglia. Viene assunta anche da chi ha un periodo di addormentamento molto lungo, così come da chi svolge un lavoro basato su turni diurni e notturni.

Non tutti sanno che la melatonina vanta anche uno spiccato potenziale antiossidante, efficace per contrastare il fisiologico processo di invecchiamento cellulare. Questo ormone è contenuto in alcuni alimenti, soprattutto nell'olio extravergine d'oliva e in molti frutti come le banane, l'ananas e le arance.

Qualora si renda necessaria l'assunzione sotto forma di integratore, inoltre, è importante conoscere i principali effetti indesiderati sebbene si verifichino solo in caso di dosaggi elevati:

  • nausea;

  • eccessiva sonnolenza;

  • cefalea;

  • vertigini;

  • ansia e irritabilità

  • calo dell'attenzione;

  • pressione bassa.

Sono anche possibili interazioni con alcuni farmaci, come gli anticoagulanti, gli immunosoppressori, gli antidepressivi e i medicinali mirati a tenere sotto controllo l'ipertensione. A prestare molta attenzione alle controindicazioni, infine, dovrebbero essere coloro che soffrono di patologie a carico dei reni o del fegato, di malattie autoimmuni, diabete e pressione alta.

A differenza di molti farmaci utilizzati per l'insonnia, è improbabile che una persona possa diventare dipendente dalla melatonina, oppure non risponda più alla somministrazione di compresse (assuefazione).


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